Site icon classicigioielli.org

Preziose catene Hermès: semplici ma efficaci

Quando si tratta di codici di gioielli, le catene – spiate sulle ancore e sui finimenti dei cavalli – sono Hermès. Non è nemmeno il DNA del marchio, ma un piccolo culto. E non sempre la divinità diventa la catena stessa, nella linea di gioielli in argento c’è già stata molta sperimentazione con frammenti delle maglie della firma, la cui deliberata non finitezza era responsabile dell’espressività semplice e delicata, il segreto della popolarità dei pezzi Hermès. Il genere haute joaillerie, l’arte dell’alta gioielleria, è stato padroneggiato – con l’arrivo di Pierre Ardy – molto nello spirito della Maison. E ora ci è stata mostrata una bella linea di gioielli. Anche sulle catene.

Il concetto, come dovrebbe essere con questo marchio, è effimero ma convincente. Pierre Ardy si è posto una sfida artistica interessante: senza rompere gli anelli della catena, farne una decorazione non sulla bellezza delle catene, ma sulla libertà. Ha negato alla catena due dei suoi importanti attributi: la simmetria e la ripetizione. Ardi ha fatto quello che farebbe un brillante musicista jazz, ha rotto il ritmo del gioielliere, ha praticamente distrutto l’ordine, ma lo ha fatto in modo così bello che tutta la disarmonia del diamante sembra molto attraente. Accenti colorati sono “sparsi” per compiacere il collezionista di gioielli: giadeite nera, opali rosa, perle serie in sfumature fantasiose.

Exit mobile version